30 giugno 2006

i sogni irraggiungibili


a volte le persone si pongono come meta dei sogni irraggiungibili, irrealizzabili. coscientemente irrealizzabili. con una giustificazione fenomenale: "dai che se va, sbanco!".

è una scappatoia troppo facile. vo0glio dire, se uno riesce a realizzare questa utopia, perché di questo si tratta, è veramente baciato dalla fortuna. ma che un fatto del genere si realizzi ha le stesse probabilità che si realizzi un altro evento altrettanto grandioso ma non sognato. praticamente nulle.

ma il fatto di averci sperato, e sapendo che non si realizzerà, diminuisce il peso del fallimento: "tanto lo sapevo che non poteva accadere...". si parte falliti dal principio, accettando la sconfitta prima di subirla solo per viverla, quasi un gioco masochistico al posto della vita.

non dico che bisogna accontentarsi si essere mediocri. per carotà. la mediocrità dà nausea, perché vuol dire che i compromessi necessari nella vita non sono stati fatti coscientemente, ma sono stati subiti, senza la forza di reagire. bisogna puntare alto, ma non troppo.

giusto un po' più in là del nostro limite...

2 Comments:

Anonimo said...

Vecchio mio.. mi spiace ma qui ti correggo.. non la penso come te.. che i limiti ci siano per essere superati.. beh fin qui siamo daccordo..ma io penso che se il nostro limite è 100, minimo bisogna aspirare al 200.. perchè la nostra volontà riesce a dare molto di più di ciò che ci aspettiamo.. perciò impegnandoci al massimo, forse non arriveremo al 200.. ma molto probabilmente almeno al 150 si.. se invece puntiamo al 102 basta una leggera brezza ber farci rinunciare e farci stare comodi comodi sul nostro limite. E poi il discorso dei sogni.. quasi mai si realizzano, ok.. ma se nella vita se ne realizzasse anche solo uno, se fosse veramente un nostro grande sogno.. beh sarebbe valsa la pena aspettarlo.. e per gli altri mille, non realizzati, per i quali abbiamo tanto sperato..?? Beh quell'attimo, prima di sapere se tutto resterà come prima o se tutto cambierà, quella sensazione di scombussolamento, di respiro affannato, di mal di stomaco.. quell'attimo in cui non c'e' null'altro se non tu ed il tuo sogno, è semplicemente magico.. e per quegli attimi che vale la pena sperare, sognare..poi chissà..almeno avremo vissuto la vita all'insegna dei sogni, del superamento dei limiti e non l'avremo semplicemente subita..

p@gemaster said...

bene. io sono per la gradualità. comunque, grazie per avermi esposto il tuo punto di vista. ci penserò su.