28 giugno 2006

la precarietà dei campi


ieri sera, parlando con un mio amico, sono arrivato alla conclusione che, in questo mondo così all'avanguardia, precario, nel quale la parola "definitivo" è ormai persa, niente è più precario di uno dei mestieri più antichi: il contadino.
pensateci: il contadino non può progettare nulla che vada al di là di un anno: basta una tempesta, o un po' di tempo senza pioggia, e tutto quello che ha fatto in un bel po' di mesi va a puttane...

il cerchio si chiude. forse dovremmo tornar tutti a zappar la terra...

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